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Note di management n° 24


Appreciative Inquiry

 

come apprezzare e valorizzare il meglio di ciò che esiste

 riflettendo su come potrebbe essere

 

Una teoria organizzativa studiata alla fine degli anni ’80 dai ricercatori della Case Western University (Cleveland-USA) guidati da David Cooperrider (oggi professore di Organizational Behavior alla Weatherhead School of Management della Case Western University) ed applicata con successo in varie organizzazioni di grandi, medie e piccole dimensioni in tutto il mondo.

 

Ap-pre’ci-ate, v., 1. valuing; the act of recognizing the best in people or the world around us; affirming past and present strengths, successes, and potentials; to perceive those things that give life (health, vitality, excellence) to living systems 2. to increase in value, e.g. the economy has appreciated in value.

In-quire’ (kwir), v., 1. the act of exploration and discovery. 2. To ask questions; to be open to seeing new potentials and possibilities.

E' un approccio in base al quale si tenta di leggere i processi di cambiamento che interessano le organizzazioni e le comunità attraverso le motivazioni, le impressioni delle persone e dei diversi attori.

L’approccio classico vuole che chi deve sviluppare un progetto di miglioramento si chieda innanzitutto quali sono le cause che provocano il fenomeno negativo osservato per poi definire gli obiettivi degli interventi, le strategie e le azioni necessarie per realizzarle attraverso il seguente percorso logico:

problemi –> obiettivi –> strategie –> azioni

 

L’Appreciative Inquiry imposta la cosa in modo diverso.

Benché il fenomeno osservato sia certo e incontrovertibile, ci sarà certamente qualcuno che, pur in tale contesto difficile, riesce ad ottenere risultati positivi.

Per sviluppare un intervento efficace occorre pertanto capire cosa, quali elementi consentono il successo di pochi e costruire il progetto a partire dall’analisi di questi fattori di successo.

 


             

 

 

 

Il percorso partecipato secondo questo nuovo approccio si sviluppa in quattro fasi specifiche:

discovery –> dream –> design –> destiny

 

Questo processo può essere organizzato in forma di intervista una tantum o di manifestazione strutturata e distribuita nel tempo:

    • Discovery, ovvero la comprensione del successo: i successi vengono valutati in modo da poterne determinare le caratteristiche e le cause che hanno portato al successo in passato (leadership, rapporti, tecnologie, processi chiave, strutture, valori, processi di apprendimento, relazioni esterne, metodi di pianificazione)

    • Dream, ovvero lo sviluppo di una visione: lo sviluppo di prospettive future che tengono in considerazione le esperienze esistenti relative ai successi già raggiunti e quindi puntano ad un pieno utilizzo del potenziale esistente

    • Design, ovvero l’elaborazione di una visione: la visione si concretizza in relazione ai partner necessari, alle interazioni possibili e alle condizioni esterne fondamentali

    • Destiny, ovvero la realizzazione: in conclusione si definiscono le finalità e le misure necessarie al raggiungimento della visione, sia quelle occorrenti a medio termine che i successivi passi concreti da effettuare

 

 

         

 

        

Per approfondimenti e case studies si può fare riferimento ai link sulla destra della pagina, mentre il news group di chi lavora sull'Appreciative Inquiry è all'indirizzo

http://mailman.business.utah.edu:8080/mailman/listinfo/ailist .

 

Roma, Gennaio 2009

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